Ricorre oggi il
22/mo anniversario dell'assassinio del giudice del Tribunale di Agrigento
Rosario Angelo Livatino, ucciso dalla mafia. Nella sua città, Canicattì, viene
ricordato per iniziativa dell' associazione d'impegno civico ed antimafia
«Tecnopolis» e di quella culturale «Amici del Giudice Rosario Angelo Livatino»
con una celebrazione eucaristica nella chiesa di San Domenico, in contrada
Gasena, luogo dell'agguato. L'omaggio avverrà presso la stele fatta erigere a
proprie spese, e con tanto di concessione edilizia, dagli anziani genitori del
magistrato di cui una anno l'Arcivescovo di Agrigento ha avviato il processo di
canonizzazione. Ad Agrigento sempre oggi prende il via il corso di formazione
organizzato dal Consiglio Superiore della Magistratura dedicato a giovani
magistrati e giovani avvocati sul tema «La tutela del lavoratore, tra novità e
revirements giurisprudenziali». Le iniziative proseguiranno nei prossimi giorni
con il programma della «Settimana della legalità in memoria dei giudici Saetta e
Livatino», che domani alle 10 nel Teatro Sociale di Canicattì prevede il
convegno «Non di pochi, ma di tanti. esempi, valori ed azioni per la democrazia
e la Giustizia», con monsignor Giovanni D'Ercole, il direttore della Dia Alfonso
D’Alfonso, Antonello Montante presidente di Confindustria Sicilia, Roberto
Scarpinato, procuratore generale di Caltanissetta, e don Giuseppe Livatino,
postulatore della causa di canonizzazione. (ANSA).
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