Le vittime del terrorismo protestano per la trasmissione 'In mezz'orà e chiedono alla Rai di far sentire la loro voce. «Le parole del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano - scrivono - espresse il 9 maggio del 2008 in occasione del primo 'Giorno della memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matricè ('Chi abbia regolato i propri conti con la giustizia, ha diritto di reinserirsi nella società, ma con discrezione e misura e mai dimenticando le sue responsabilità morali, anche se non più penalì) sono purtroppo rimaste ancora una volta lettera morta». «Il caso della trasmissione 'In mezz'orà su Rai 3 di ieri - evidenziano - è lì a dimostrarlo a chiare lettere. Che poi a trasformare questa volta un ex terrorista in opinion-maker e analista delle nuove forme di violenza sia stata la giornalista Lucia Annunziata (che nel 2007 firmò la postfazione della nostra pubblicazione su Gli anni di piombo a Torino e in Piemonte) rende il fatto ancora più sgradevole da denunciare in quanto costituisce un'ulteriore gravissima offesa a tutte le vittime del terrorismo». «La nostra Associazione infatti - osservano - denuncia da anni il disprezzo verso il sacrificio e la memoria di chi ha pagato col sangue la difesa della democrazia in Italia, disprezzo che, dobbiamo constatare con amarezza, alligna purtroppo in vasti settori del mondo culturale, editoriale e giornalistico del nostro paese. La nostra Associazione ha sempre cercato di non partecipare a trasmissioni ed eventi pubblici connotati dalla presenza di ex terroristi, e riteniamo che l'invito all'on. Sabina Rossa sia stata un atto puramente formale di correttezza giornalistica. A nome dell'Associazione Italiana Vittime del terrorismo richiediamo con fermezza alla Rai di ottenere un egual tempo in trasmissione per ristabilire un equilibrio sostanziale tra Sergio Segio e la voce delle tante vittime del terrorismo».
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