La procura di Bologna ha inviato una lettera per
chiedere all'avvocato Gabriele Bordoni di spiegare su quali circostanze relative
alla strage di Bologna voglia riferire il terrorista Carlos, che il legale
assiste. La lettera è firmata dal procuratore Roberto Alfonso e dal pm Enrico
Cieri. È l'ultimo sviluppo del'inchiesta bis sulla strage che il 2 agosto 1980
uccise 85 persone e ne ferì 200. A inizio mese Carlos 'Lo Sciacallò (Ilich
Ramirez Sanchez, venezualeano di 63 anni) aveva inviato una lettera al legale
dal carcere di Poissy (Parigi) dove è detenuto, per ribadire di aver cose da
dire sulla strage e su altri fatti di sangue italiani. Bordoni, che ha
intenzione di andare a Parigi per raccogliere la testimonianza di Carlos, ha
fatto istanza ai pm bolognesi per chiedere che il terrorista sia sentito. Ora i
pm gli hanno risposto che, visto che Carlos è già stato interrogato da Cieri
nell'aprile 2009 (e in quel caso non emersero spunti per l'inchiesta), la
procura vuol sapere quali nuovi dettagli voglia fornire. A quanto si apprende,
solo nel caso emergessero effettive novità gli inquirenti potrebbero decidere di
sentire nuovamente lo Sciacallo. Nel 2009 Carlos parlò genericamente di
responsabilità di Cia e Mossad. Supposizioni non supportate da prove, o fatti di
cui non aveva conoscenza diretta, sottolineano da allora gli inquirenti. Chiese
anche di parlare davanti ad una Commissione d'inchiesta in Italia. Solo l'anno
dopo si disse invece disponibile a parlare con magistrati. Di recente il nuovo
appello. «Lo interpreto come un gesto di apertura che mi aspettavo dalla procura
e da due magistrati che in questa indagine hanno fatto tutto quello che dovevano
fare - ha spiegato oggi Bordoni - mi risulta difficile pensare che non avessero
voglia di capire se fosse il caso di andare o meno a sentire Carlos. Non so cosa
voglia dire. Se si perde in vaniloqui, va bene. Ma se invece dà spunti per
l'indagine, sarà valsa la pena andarlo a sentire». L'inchiesta bis, nata dalle
risultanze della commissione Mitrokhin, vede due indagati: Thomas Kram
(terrorista delle 'Revolutionaere Zellen' legato allo Sciacallo) e Margot
Frohlich, pure lei tedesca e legata a Carlos. I pm bolognesi hanno chiesto di
recente l'autorizzazione a sentirli per rogatoria in Germania.
(ANSA).
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