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giovedì 31 gennaio 2013

RICORDATO A PIGNATARO MAGGIORE NICANDRO IZZO, L'EGENTE DI CUSTODIA UCCISO DALLA CAMORRA IL 31 GENNAIO 1983


Un momento della manifestazione

Ricordato stamani a Pignataro l’appuntato degli agenti di custodia, Nicandro Izzo, ucciso dalla camorra il 31 gennaio 1983. Nell'Aula Magna dell’Istituto comprensivo “Madre Teresa di Calcutta” (il cui capo d’istituto, Paolo Mesolella ha promosso l’iniziativa) sono stati premiati 7 studenti con una borsa di studio intitolata a Nicandro Izzo. Una manifestazione molto sentita, a cui hanno partecipato i responsabili della polizia penitenziaria campana: il provveditore, i direttori ed i comandanti delle carceri di Poggioreale, S Maria C. V. e Carinola, magistrati, giornalisti, insegnanti, alunni e genitori, tanti genitori che hanno voluto assistere alla manifestazione in una sala affollatissima.




"La giustizia funziona solamente se ci crediamo - ha detto il giudice Raffaello Magi ai 180 studenti presenti. Il codice penale dice che chi uccide deve essere punito con l'ergastolo, ma non sempre questo succede, nonostante il martirio di tanti uomini dello stato, come quello di Ignazio De Florio agente nel carcere di Carinola e di Francesco Imposimato. Se non c'è chi punisce - ha continuato Magi - chi accerta i fatti e la polizia penitenziaria che vigila sull'osservanza della pena, la norma diventa inutile. "Vi chiedo scusa a nome di tutti, ha aggiunto il giornalista Raffaele Sardo, rivolgendosi ai familiari di Nicandro. Per voi questo giorno è un giorno di dolore. Vi chiediamo scusa, perché ricordando, rinnoviamo in voi il dolore, ma bisogna trovare il tempo di ricordare le persone che hanno dato la vita per servire lo Stato. Oggi a Pignataro, Nicandro Izzo prende il posto che occupava la camorra". Molto toccante anche l'intervento della dott.ssa Teresa Abate, Direttrice del Carcere di Poggioreale, dove lavorava Izzo: "I manifesti di questa iniziativa - ha detto - sono stati posti anche nel nostro carcere ed ho visto la fila degli agenti e del personale che si fermavano a leggerli commossi. Molti lo conoscevano. Nicandro svolgeva un lavoro delicatissimo in un carcere come quello di Poggioreale dove c'erano 300 agenti mentre oggi ce ne sono 800. Questo ci fa capire che lavoro massacrante svolgevano le guardie di Poggioreale. "Il carcere è una struttura che deve essere gestita con il buon senso del padre di famiglia - ha aggiunto la dott.ssa Carmela Campi, Direttrice del carcere di Carinola - affinché si ritorni ad essere umani e fratelli, nonostante i tanti errori”. Sono intervenuti anche Francesco Saverio De Martino, Provveditore vicario dell'Amministrazione penitenziaria campana, Giuseppe Centomani, Direttore Distrettuale per la Giustizia minorile in Campania e Carlotta Giaquinto, Direttrice del carcere di Santa Maria C. V.


Nicandro Izzo
Infine la consegna delle sette Borse di Studio in denaro agli alunni che si sono cimentati nella scrittura di testi riguardanti la figura di Nicandro Izzo. Testi che sono stati letti con grande partecipazione dall’attore Francantonio. I nomi degli alunni vincitori della borsa di studio: Alessandra Zona, Francesco Di Bernardo, Silvia Giuliano, Maria Sara Borrelli, Mercone Antonio, Francesca Orlando, e Contestabile Simone. In sala anche tante autorità carcerarie, con il comandante del carcere di Poggioreale, Salvatore D'Avanzo, il Comandante del carcere di S Maria C V., Gaetano Manganelli, il comandante del carcere di Carinola, Egidio Giramma, Anselmo Bovenzi, Direttore delll'Istituto "Angiulli" di S. Maria, il Commissario Cesare Martucci, il sindaco Raimondo Cuccaro ed i Comandanti delle Caserme dei carabinieri di Pignataro Maggiore e Calvi Risorta. Tra i presenti anche la moglie e il figlio di Nicandro Izzo, Maria Senese e Antonio Izzo, con Mario Marrandino, storico economo del Carcere di Poggioreale; Roberto Fiorillo, coordinatore dell'ass. “Le Terre di Don Peppe Diana”, e l'Ispettore capo della Polizia Penitenziaria, Giorgio Valente. La manifestazione è stata coordinata dal giornalista Salvatore Minieri.
(fonte: Comunicato Stampa)

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