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Al centro Rosanna
Ferrigno |
Amici,
parenti, conoscenti, persone comuni. Erano alcune centinaia le persone che
stasera alle 19,30 hanno partecipato al presidio anticamorra promosso in piazza Marianella, nell’omonimo quartiere,
dove lunedì sera è stato ucciso Pasquale “Lino” Romano, 30 anni, di Cardito. Il
ragazzo è stato freddato con 14 proiettili perché scambiato per un’altra persona
mentre usciva dalla casa della sua
fidanzata, Rosanna Ferrigno. Secondo gli investigatori sarebbe
stato un pregiudicato per droga il vero obiettivo dei killer. È una ipotesi
avanzata nelle ultime ore di carabinieri del Nucleo investigativo di Napoli
nell'ambito dell'inchiesta condotta dai pm della Dda Sergio Amato e Enrica
Parascandolo. L'attenzione degli inquirenti è concentrata sulla figura di un
pregiudicato che abita nel palazzo della fidanzata di Romano.
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Natalia
Romanò |
Al
presidio hanno partecipato anche la fidanzata di Pasquale, insieme alla mamma e
al fratello. Con loro stretti in un abbraccio affettuoso, anche decine di
familiari di vittime innocenti di camorra. Una di loro, Natalia Romanò, la moglie di Attilio, un altro
giovane innocente ucciso il 24 gennaio del 2005, a Miano, nel suo negozio di
telefonia, ha acceso simbolicamente un cero “per non far morire la speranza di poter
cambiare questa terra” e lo ha deposto sotto un fascio di fiori, davanti
all’ingresso del condominio dove è stato ucciso Pasquale Romano.
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Alessandra
Clemente |
Alessandra
Clemente, la figlia di Silvia Ruotolo, altra vittima innocente, a nome di tutti
i familiari delle vittime, ha detto: “ Quello che è successo a Lino deve colpire
e dobbiamo sentirci toccati tutti. Soltanto se quei proiettili ce li sentiamo
addosso e li sentiamo sparati anche su di noi, la memoria di Lino può fare in
modo che non ci siano più altre vittime innocenti. Ci siamo abbracciate a Rosi,
alla fidanzata di Lino. Lei è una combattente. Lino che è la vittima di una
guerra e di una Bestia che si chiama camorra, ha lasciato una combattente. Come
ha lasciato combattenti tutti i familiari di vittime innocenti. Però noi chiediamo a tutti di voltare la
faccia alla camorra, persone comuni, politici e istituzioni. Il rumore degli
spari fa paura, ma fa più paura il silenzio. Tra noi non c’è stato il silenzio,
ma un abbraccio per Lino. Ci siamo incontrati cittadini comuni e familiari di
vittime, per accendere questa candela che è come accendere una speranza. Un
gesto molto piccolo, ma abbiamo diritto ad un cambiamento e abbiamo il dovere di
impegnarci per tutto”.
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Geppino
Fiorenza |
Subito
dopo il minuto di silenzio che Geppino Fiorenza, referente regionale
dell’associazione Libera, ha chiesto di osservare, si è levato un grido: “La camorra non vale niente”. E' seguito un
lungo applauso. I funerali si terranno nel pomeriggio di venerdì 19 ottobre alle
15,30 nel Santuario di San Biagio a Cardito, la città dove abitava Pasquale
Romano. Il sindaco Giuseppe Cirillo, ha emesso un'ordinanza con la quale ha
proclamato per domani il lutto cittadino. Anche il Sindaco di Napoli, Luigi De
Magistris ha proclamato per domani il lutto cittadino. Saranno esposte
bandiere
a mezz'asta a Palazzo san Giacomo, sede del Comune di Napoli, e su tutti gli
edifici pubblici di Cardito.
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