Ho cominciato questo blog la sera del 20 luglio, dopo aver seguito il giorno prima tutte le celebrazioni per ricordare Paolo Borsellino. Mi sono ricordato di quel giorno...
Ero andato con alcuni amici a Roccamonfina per una scampagnata nei boschi. Con me anche mia moglie e i miei due bambini. Non sapevo niente. Al ritorno, nel condominio dove abito, sentivo tante televisioni accese, ma non riuscivo a capire il perché. Un attimo dopo, quando sentii nitida la voce dello speaker dire: "Era amico di Giovanni Falcone..." capii subito. "Muovetevi - dissi rivolgendomi ai miei figli - è successo qualcosa di molto grave". Non mi sbagliavo. Ero incredulo. Non mi pareva possibile. Dopo due mesi hanno ammazzato un altro magistrato. Non poteva essere e, soprattutto, non era normale. Nel senso che la mafia, da sola, pur forte militarmente, non poteva permettersi di alzare scosì il livello dello scontro con lo Stato senza adeguate coperture. Cosa stava accadendo? Lo abbiamo intuito. Nel frattempo si sono aperti molti squarci su questa vicenda. Ma mancano ancora molte prove...
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