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Giovanna Maggiani Chelli |
«Ma tutti questi beni confiscati a Riina e a cosa nostra, ai nostri macellai, oltre che essere usati come stendardi da ostentare per la lotta alla mafia, perchè non vengono monetizzati in sede di finanziaria?». A chiederlo è Giovanna Maggiani Chelli, presidente dell' Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili. «Con una confisca reale e un utilizzo vero di ritorno si sanerebbero tutte le finanziarie del 2011 e quelle successive, senza chiedere alle vittime di mafia ulteriori sacrifici, ovvero togliere loro quello già ottenuto con grandi battaglie solitarie», dice Maggiani Chelli ricordando che «la legge 206 del 2004 per le vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice, è stata oggetto di rivisitazione e se entro il 2013 non si troveranno i fondi necessari per far fronte alle esigenze previste nella legge 111 del 15 luglio 2011, anche le vittime del terrorismo eversivo e mafioso dovranno contribuire con le loro pensioni». «La mafia - aggiunge - è piena di beni immobili e di ogni altro genere , è piena di capitali all'estero, si faccia una vera battaglia contro la mafia, e dopo averli confiscati i beni dei mafiosi diventino davvero di proprietà dello Stato e ne faccia un uso di ritorno a tutto il Paese, ma prima di tutte alle vittime di mafia».
(fonte: ANSA).
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