Si è svolto ieri a Pollena Trocchia il “Memorial Vincenzo Liguori”, un motoraduno per ricordare il meccanico ucciso il 13 gennaio di quest’anno nella sua officina a san Giorgio a Cremano. L’evento è stato promosso dall'associazione Onlus ''Liberi Pensieri”. Vincenzo Liguori stava cambiando l’olio ad un motorino quando arrivarono dei killer per ammazzare un’altra persona che in quel momento si trovava nella sua officina. Aveva 57 anni e una passione in particolare: la moto. Anche per questo i suoi amici hanno voluto ricordarlo proprio con un raduno di moto d’epoca nella città dove abitava: Pollena Trocchia. La figlia, Mary, che fa la giornalista per il quotidiano “Il Mattino” e si occupa proprio della cronaca, quella fredda sera di gennaio scoprì per caso che “il morto” che la redazione aveva segnalato e del quale doveva occuparsi per un articolo, era proprio suo padre. Una choc di cui diede testimonianza con un articolo pubblicato dopo alcuni giorni proprio sul MATTINO. «… sto vivendo un incubo, il peggiore degli incubi» E aggiungeva «Mi chiedo se vale ancora la pena lottare. Ma un secondo dopo mi rispondo che sì, vale la pena. Devo farlo per mio padre, per mio marito che il suo papà l’ha perso appena un anno fa, per i miei fratelli. E per mia madre che, tramite me, vi dice: “Chi ha visto, parli”».
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