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venerdì 16 settembre 2011

TERRORISMO: VITTIME ITALIANE RIFIUTANO INVITO CITTÀ PARIGI

A Parigi non ci veniamo.  I familiari delle vittime del terrorismo che si riuniscono nell'assocazione Aiviter, hanno ha deciso di rifiutare l'invito a una cena ufficiale nel municipio di Parigi, per protesta contro le dichiarazioni di sostegno all'ex brigatista rosso Cesare Battisti più volte rilasciate dal sindaco socialista Bertrand Delanoe.

I rappresentanti italiani, a Parigi in occasione del 7/o Congresso internazionale delle vittime del terrorismo, avevano ricevuto nei giorni scorsi, come le altre delegazioni presenti, l'invito per una cena offerta dalla città di Parigi, in programma stasera. Ma per loro, spiegano in una lettera aperta indirizzata a Dealone, sarebbe stato impossibile accettare. «La nostra associazione rappresenta centinaia di vittime di terrorismo - scrive l'Aiviter - tra queste ci sono le famiglie di (Pierluigi) Torregiani, (Lino) Sabbadin, (Antonio) Santoro,(Andrea) Campagna. Che sono stati uccisi da Cesare Battisti. Per questi crimini, Battisti è stato condannato all'ergastolo.

Nel 2004, sebbene ricercato dalla giustizia italiana, Battisti è diventato cittadino onorario della città di Parigi e ha ottenuto, secondo le vostre dichiarazioni dell'epoca, la protezione della municipalità di Parigi». Per questo, conclude il messaggio, pur non volendo «perturbare i lavori del congresso, di cui condividiamo le finalità», l'associazione si vede costretta a declinare l'invito, anche se esprime il desiderio di incontrare Delanoe, «per ritornare sull'argomento, e affinchè la vostra opinione e le decisioni della municipalità di Parigi siano oggetto di un riesame in favore e nel rispetto delle vittime del terrorismo».

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