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mercoledì 21 settembre 2011

STRAGE DI USTICA. I GIUDICI: "LA CAUSA FU MISSILE O COLLISIONE"

 Rese pubbliche le motivazioni dei giudici di Palermo per la strage di Ustica. A far precipitare il DC 9 dell'Itavia che volava sopra i cieli di Ustica, secondo i magistrati, fu un missile o «una quasi collisione tra velivoli militari non identificati che volavano attorno all'aeroplano al momento del disastro». Questa è una delle conclusioni a cui sono giunti i giudici civili di Palermo che hanno condannato i ministeri a risarcire i familiari delle vittime del disastro. Le motivazioni della sentenza sono state depositate oggi. Nel provvedimento i magistrati escludono che a causare l'incidente fu una bomba.

«Tutti gli elementi considerati consentono di ritenere provato che l'incidente occorso al Dc9 si sia verificato a causa di un intercettamento realizzato da parte di due caccia, che nella parte finale della rotta del Dc9 viaggiavano parallelamente ad esso, di un velivolo militare precedentemente nascostosi nella scia del Dc9 al fine di non essere rilevato dai radar, quale diretta conseguenza dell'esplosione di un missile lanciato dagli aerei inseguitori contro l'aereo nascosto oppure di una quasi collisione verificatasi tra l'aereo nascosto ed il Dc9». Questa la conclusione del Tribunale di Palermo nelle motivazione della sentenza con cui ha condannato i ministeri della Difesa e dei Trasporti al risarcimento dei familiari delle vittime di Ustica. Le motivazioni della sentenza, rese pubbliche oggi dagli avvocati Alfredo Galasso e Daniele Osnato, escludono quindi che ci fosse una bomba a bordo del Dc9 Itavia.

«Dopo questa sentenza è finalmente certa la dinamica del disastro (che esclude la bomba interna) ed è definitivamente appurata la corresponsabilità degli enti controllori, che consentirono lo svolgimento di attività aeree pericolose nel basso Tirreno, nell'uccisione di 81 cittadini Italiani. È anche appurata la gravissima colpa di alcuni soggetti deviati, appartenenti all'Aeronautica Militare italiana». Lo ha dichiarato all'Adnkronos l'avvocato Daniele Osnato, che ha condotto la discussione nel procedimento sulla strage di Ustica al Tribunale di Palermo. «Chi, in questi giorni, ha ritenuto di assumere le difese dell'Aeronautica Militare italiana - continua Osnato - ha dato informazioni errate tentando di indurre ancora una volta, e nonostante un giudicato di un Tribunale Italiano, in confusione ed incertezze. Il fatto che in Italia vi siano sottosegretari come Giovanardi e Misiti che mentono pubblicamente, che mostrano i fatti per altri, che sfruttano le sentenze per accaparrarsi consensi, distorcendo la verità, è gravissimo ed inaccettabile. Chi prosegue l'azione di disinformazione si rende complice degli altri, ed è colpevole come loro».

«Mi auguro vivamente che la Corte dei Conti richieda gli atti processuali al Tribunale di Palermo ed avvii, con estrema sollecitudine, un procedimento di responsabilità per danni erariali in capo a quei Militari che depistarono e che, adesso, si nascondono dietro il dito di una prescrizione penale», sottolinea Osnato. «Ed annuncio ufficialmente che adiremo il Parlamento Europeo per l'istituzione di una Commissione di inchiesta temporanea - conclude Osnato - che scardini i segreti di Stato italiani, francesi e Nato, facendo definitivamente luce sulla tragica vicenda».

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